
9/20/2022
Donne nelle discipline STEM: verso la parità di genere nel settore IT
Scenario globale
Negli ultimi decenni si è registrato un significativo progresso nella femminilizzazione delle facoltà STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Ciò ha contribuito a rafforzare l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro, compreso il settore IT, facilitando la progressione di carriera per le donne e migliorando le loro prospettive di successo professionale e realizzazione personale.
Tuttavia, rimane uno squilibrio di genere e le stime indicano che il divario nel settore IT non è specifico di una sola regione. È un fenomeno globale.
Secondo il Bureau del censimento degli Stati Uniti, le donne sono ancora fortemente sottorappresentate nei lavori STEM negli Stati Uniti. La loro quota in questa forza lavoro è cresciuta considerevolmente, passando dal solo 8% nel 1970 al 27% nel 2019, ma gli uomini dominano ancora il settore, rappresentando il 73% di tutti i dipendenti STEM (rispetto al 52% di tutta la forza lavoro degli Stati Uniti nel complesso).
Nel frattempo, nell'Unione Europea, solo il 17% dei quasi 8 milioni di specialisti IT sono donne (studio EIGE, 2021).
Dal lato positivo, la domanda di professionisti STEM dovrebbe crescere del 8% annuo tra il 2013 e il 2025, ben al di sopra della previsione media di crescita del 3% per tutte le occupazioni. Con l'invecchiamento della forza lavoro IT, è necessario formare nuovi lavoratori. Poiché le donne nell'UE costituiscono la maggioranza dei laureati dell'istruzione terziaria, ciò rappresenta una grande opportunità per correggere lo squilibrio di genere nel settore IT.
La situazione in Italia e a Milano
Nonostante i livelli di istruzione delle donne siano superiori a quelli degli uomini in Italia, il tasso di occupazione nazionale delle donne è molto più basso: solo il 56,1%, rispetto al 76,8% degli uomini (dati del 2019 da ISTAT, l'Istituto Nazionale di Statistica italiano).
Inoltre, per quanto riguarda gli studi per lavori STEM, le donne italiane sono significativamente sottorappresentate, rappresentando solo il 36% di tutti gli studenti iscritti a corsi di laurea STEM. Concentrandosi sulle università milanesi, la quota di donne è ancora più bassa, rappresentando solo il 30% degli studenti STEM.
Kube Partners
Kube Partners ha compiuto grandi progressi in questo settore. Nonostante la pandemia, il team è più che raddoppiato negli ultimi tre anni e il 25% del gruppo è composto da donne.
Lorena Liuzzo, entrata in azienda a dicembre 2020 come data scientist, è diventata rapidamente un membro fondamentale del team. Dopo aver conseguito un dottorato in Idraulica e Ingegneria Ambientale, Lorena ha intrapreso una carriera accademica prima di avvicinarsi al mondo dell'IT.
Avendo scelto una facoltà a predominanza maschile, so che il percorso per una donna nell'ingegneria non è così semplice come lo è per coloro che studiano discipline umanistiche. Esistono ostacoli legati al genere; la credibilità di un ingegnere maschio è molto più elevata di quella di una donna che svolge lo stesso lavoro, con le stesse qualifiche e competenze. Unirsi a un'azienda come Kube Partners mi ha permesso di essere percepita semplicemente come una professionista, non diversa dai miei colleghi maschi.
Greta Canziani, laureata in Statistica ed Economia che lavora in Kube come sviluppatrice software dal 2019, racconta una storia simile.
Volevo trovare un lavoro che combinasse la mia passione per la matematica con la possibilità di crescere e diventare indipendente rapidamente", spiega. "La mia prima esperienza lavorativa in una grande azienda mi ha fatto scoprire la differenza nella percezione tra me e i miei colleghi maschi. Quando sono venuta per la prima volta a Kube Partners, avevo paura di passare a un'azienda molto più piccola. Ma ho subito apprezzato che l'ambiente fosse diverso. Qui sei considerato prima di tutto come un professionista, dove conta ciò che puoi fare. Far parte di un piccolo team significa anche poter imparare tramite il contatto diretto con colleghi più anziani.
Il futuro
Nonostante il lento progresso nel colmare il divario di genere sia negli ambienti accademici che lavorativi, il futuro sembra luminoso.
Alcune settimane fa, la Ministra italiana per l'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, ha introdotto due misure a sostegno delle donne nella lotta contro le disuguaglianze di genere, ovvero più borse di studio per ragazze che vogliono studiare materie STEM e supporto alla mobilità:
Stiamo aumentando le borse di studio per le più capaci e meritevoli, in particolare con un aumento del 20% delle borse di studio per le donne che si iscrivono a corsi di laurea STEM,
ha dichiarato.
Nel frattempo, Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha espresso la sua visione in questo modo:
Investire nell'istruzione, nella formazione e nella valorizzazione delle donne anche nel campo scientifico, oltre a rimuovere ogni barriera o stereotipo che purtroppo esiste ancora oggi.
Kube Partners segue con interesse tali sviluppi e continua a lavorare verso la parità di genere nel settore IT, ad esempio collaborando con il Politecnico di Milano e CEFRIEL (Centro per l'Innovazione Digitale e la Ricerca Internazionale, con sede a Milano). Inoltre, l'azienda è sempre alla ricerca delle persone giuste per ricoprire nuovi ruoli, senza considerazione di genere.